Ormai è diventata un’abitudine di tutti quella pubblicare sui social o inviare agli amici foto e video del proprio bimbo mentre mangia, dorme, il primo giorno di scuola o in alcuni momenti speciali come il Natale, i compleanni o le vacanze.
Secondo uno studio europeo, i genitori condividono su Facebook, Instagram e Twitter una media di 300 foto all’anno dei propri figli. Basti pensare che ormai la maggior parte dei bambini possiede una traccia digitale ancor prima di nascere, quando mamma e papà pubblicano la foto della prima ecografia. Ma questo gesto, che può sembrare innocente e senza conseguenze, può nascondere in realtà delle insidie ed un genitore che mette in rete una foto o un video la maggior parte delle volte non è cosciente della potenziale pericolosità della rete.
La rete infatti non dimentica e nel momento in cui si pubblicano online delle immagini, queste diventano di dominio pubblico e non c’è modo di fermarle, neanche cancellandole dal proprio profilo. Se ne perde proprietà e controllo. Basti pensare al fatto che con un click può essere scaricata su qualsiasi hard disk privato oppure ricondivisa infinite volte, raggiungendo persone che spesso neanche si conoscono. Anche malintenzionati.
E se quei contenuti oggi pubblicati con leggerezza e ingenuità venissero in futuro utilizzati da qualche bullo in classe alimentando fenomeni di bullismo e cyberbullismo? E se quelle foto venissero usate su qualche sito a scopo pedopornografico o per l’addescamento di minori all’uscita di scuola?
In un mondo sempre più virtuale e connesso, dove la reputazione digitale conta ormai quanto quella della vita reale, la voglia di condividere foto ed esperienze con gli altri non deve farci dimenticare che la priorità è la tutela dei più piccoli. E’ una grande responsabilità.
Ma c’è un modo sicuro per poter condividerle online? Purtroppo no, ma se si decide di condividere un contenuto che riguarda un minore, nella sua Relazione annuale, il Garante della privacy invita a farlo usando degli accorgimenti:
– se il minore ha più di 14 anni, chiedergli il consenso prima di pubblicare un contenuto che lo ritrae;
– se il minore ha meno di 14 anni, prima di pubblicare un contenuto online occorre chiedere autorizzazione al padre o alla madre;
– rendere irriconoscibile il viso del minore, pixellandolo o a coprendolo con un adesivo;
– limitare le impostazioni di visibilità delle immagini sui social network alle sole persone fidate;
– controllare la propria lista di amici ed eliminare quelle che non sono amicizie strette;
– evitare di creare dei profili social del minore;
– limitare la diffusione di informazioni sugli usi e le abitudini del come per esempio la data di nascita, la scuola o le attività che frequentano;
– non postare la foto di minori nudi e/o seminudi;
– utilizzare il servizio end-to-end per l’invio di foto su whatsapp;
– discutere di privacy con parenti e amici al fine di circa il vostro punto di vista in merito alla pubblicazione delle foto del minore;
– avere un’ottima conoscenza dei mezzi di diffusione e condivisione che si utilizzano e conoscere le informative sulla privacy dei singoli social network che si utilizzano, specie in relazione alla disciplina sui minori;
– educare i propri figli ad un corretto utilizzo dei social, informandoli e mostrando loro le conseguenze di condotte poco sicure.
Scegli di proteggere sempre te e le persone che ti circondano.

A cura di Valentina Iacuitto

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