Il progetto Worklimate e la piattaforma previsionale di allerta.

Data l’ondata di caldo che sta caratterizzando il nostro paese in questi giorni l’INAIL ritorna su uno dei rischi più importanti da valutare nel periodo estivo, ossia, lo stress da caldo.

L’11/07/2022 infatti l’INAIL ha pubblicato un vademecum con raccomandazioni mirate per intervenire in maniera efficace.
La guida si apre con la descrizione delle patologie da calore, tra le quali rientrano i crampi, la dermatite da sudore, gli squilibri idrominerali fino al colpo di calore, che può comportare aritmie cardiache e l’innalzamento della temperatura corporea oltre i 40°.

Compito del datore di lavoro è individuare procedure specifiche per attuare le misure più efficaci, a partire dalla scelta di una persona che sovrintenda al piano di sorveglianza per la prevenzione degli effetti dello stress da caldo.
Fondamentale è la formazione dei lavoratori, e, tra le strategie, è importante considerare l’importanza dell’idratazione, di un abbigliamento adeguato, della riorganizzazione dei turni di lavoro e della possibilità di accedere ad aree ombreggiate durante le pause.

Condizioni croniche che aumentano la suscettibilità al caldo. Una sezione del testo è dedicata alle patologie croniche che aumentano il rischio di effetti avversi del caldo, sia nei lavoratori, sia nella popolazione generale. Tra queste, le malattie della tiroide, l’obesità, l’asma e la bronchite cronica, il diabete e le patologie
cardiovascolari. La sezione include le indicazioni da seguire per prevenire ogni rischio ed evitare conseguenze negative sulla salute.

Link al vademecum:
https://www.inail.it/cs/internet/docs/alg-pubbl-guida-infor-gest-rischio-caldo-work_6443179451692.pdf