Dal 31 Dicembre 2020 è in vigore in tutta Europa il Regolamento UE 2019/947 relativo alle norme e procedure per l’utilizzo di aeromobili senza equipaggio. Il nuovo Regolamento introduce, oltre a nuove regole per l’utilizzo dei droni, una nuova marcatura di classe CE per tutti i produttori che vogliono commercializzare droni destinati ai paesi europei. L’articolo 22 del Regolamento ha previsto un periodo transitorio di 3 anni per l’adeguamento dei velivoli alla nuova normativa. In questo periodo, che termina il 31 Dicembre 2023, è stata istituita una categoria provvisoria, nota come Limited Open Category, che consente di utilizzare e far volare anche i droni messi in commercio senza etichettatura CE.

Ad oggi, i droni senza marcatura di classe, nella categoria Limited Open Category, sono raggruppati in tre diversi gruppi:

  • A1: a sua volta suddivisa in “Droni con peso inferiore a 250gr” e “Droni con peso compreso tra 250gr e 500gr”.
  • A2: per droni con un peso compreso tra i 500gr e i 2kg
  • A3: per droni con un peso compreso tra i 2kg e i 25kg

Dal 1° Gennaio 2024, data d’entrata definitiva del regolamento, la Limited Open Category verrà eliminata e queste tre categorie non esisteranno più. Il cambiamento in arrivo investirà quindi l’intero settore, dai semplici amatori ai piloti professionisti.
Ma cosa accadrà ai droni che non sono stati etichettati prima dell’effettiva entrata in vigore del nuovo Regolamento? Quale sarà il destino degli attuali aeromobili in commercio?
Non facciamoci prendere dal panico! I droni venduti e acquistati fino a questa data verranno fatti confluire, a seconda dei casi, in una delle nuove categorie, che vanno da C0 a C6.
Quello che farà la differenza, anche questa volta, sarà il peso. Per esempio, se il drone pesa meno di 250 gr verrà considerato equivalente ad un drone marchiato C0 e potrà essere utilizzato senza obbligo di patentino e in contesti urbani con la presenza di persone, ma non si assembramenti. Se invece il peso del drone supera i 250 gr seguirà tutte le regole della rispettiva categoria di appartenenza, ma potrà volare solo se il pilota sarà dotato di un patentino adeguato alla categoria corrispondente.

Ma anche altri sono gli adempimenti fissati dal nuovo Regolamento, anche se alcune cose rimarranno identiche o comunque molto simili a come erano anche prima:
Obbligo di registrazione sul portale D-Flight e conseguente identificazione elettronica del drone, per i dispositivi senza telecamera a partire da 250 grammi. Il Codice Operatore EASA, che consiste in specie di targa identificativa per il velivolo, sarà valida su tutto il territorio europeo e consisterà in un numero identificativo di 16 caratteri alfanumerici;
Obbligo di stipulare una Polizza Assicurativa Droni, aggiornata secondo i nuovi massimali della tabella CE, che tuteli chi utilizza il drone da un’eventuale responsabilità civile;
Obbligo di conseguire un patentino per tutti quei piloti, che siano professionisti o semplici hobbisti, che vogliono pilotare un drone con un peso maggiore di 250 gr nel rispetto delle norme EASA e

ENAC. Il Certificato A1/A3 permetterà ai piloti di pilotare, in condizioni non critiche, un drone senza marcatura di classe, con peso maggiore di 250 grammi e inferiore a 500, o un drone con marchiatura di classe ma con peso maggiore di 250 grammi e inferiore a 900. Il Certificato A2 invece è necessario per tutti i piloti che vogliono volare, anche in scenari urbani, con droni senza marcatura di classe ma con peso compreso tra i 500 grammi e i 2 chili o con droni con marcatura di classe e con peso compreso tra i 900 grammi e i 4 chili.
Il tempo per adeguarsi alla nuova normativa europea è finito. Non farti trovare impreparato o potrai incorrere in pesanti sanzioni!

A cura di Valentina Iacuitto

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